Mesi di incognite per i 25 lavoratori della miniera di Olmedo nel Sassarese. A novembre scade loro il contratto e il futuro pare sempre più incerto ma nella nebbia dei propositi interviene il sindacato Ugl con una posizione chiara. «Visto che la concessione appartiene allo Stato, anche se la proprietà è privata - dichiara la segretaria per Sassari-Tempio Maria Teresa Pisu - la Regione dovrebbe o comprare la miniera o procedere a un esproprio».

Le ultime gare per la gestione del sito, da cui si estrae la bauxite, sono andate deserte e da qualche anno è Igea, la società in house della Regione, a occuparsene mettendolo in sicurezza.

Ma cosa si prospetta per i lavoratori? «L’assessora all’Industria Anita Pili - continua Pisu - sostiene che non ci sarà alcuna stabilizzazione e lei stessa, con la deliberazione del 2021, ha proposto la chiusura per la fine dell’anno». La speranza allora, come scritto prima, è che la Regione acquisisca la miniera e, «essendo obbligata a tenerla aperta, mantenga i ragazzi in presenza e mandando in quiescenza chi ha l’età». Altrimenti, sostiene Pisu, davanti a un’eventuale chiusura i lavoratori «sarebbero fuori dal mercato».

L’alternativa potrebbe essere il trasferimento di sede ma su questo punto l’Ugl appare dubbiosa. «Quello che propongono le altre sigle sindacali - conclude la segretaria - è la stabilizzazione dei lavoratori in altri enti ma ci domandiamo quali possono essere considerando che solo Igea si occupa delle attività minerarie». Di sicuro vi è solo che, da adesso a novembre, sulla questione interverranno in molti, politici inclusi.  

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