Audizione piccante nella Commissione Cultura di Sassari dell’assessora Laura Useri. I consiglieri di minoranza Rizzu, Pinna e Fundoni sono tornati su quello che hanno definito un «fallimento che ha avuto eco in tutta la Sardegna» e ricordato che l’audizione era stata chiesta già all’indomani dell’evento che ha salutato l’arrivo del 2023. Hanno sottolineato che i 66mila euro spesi sono stati uno spreco e rinnovato poi la richiesta di dimissioni. 

L’assessora Useri ha ammesso: «È stata fatta una scelta di voler coinvolgere nel Capodanno più piazze e l'obiettivo era di abbracciare quattro diverse zone ma non si è avuta la risposta attesa, quando è stata fatta la manifestazione di interesse ha risposto solo una scuola di ballo che ha fatto l’offerta per tutte le piazze. Riconosciamo che non c'è stata risposta, forse potevamo canalizzare tutto in piazza Castello ma volevamo le 4 piazze. Per il prossimo Capodanno organizzeremo in maniera diversa. Quanto alle dimissioni, non ho né rubato né fatto danni quindi non ci sono i presupposti».

I consiglieri Fundoni e Ginesu hanno poi toccato il tasto della Cavalcata Sarda, in programma il 21 maggio, citando i gruppi (tra questi quello di Tempio Pausania) che non parteciperanno perché ritengono il rimborso spese insufficiente.

L’assessora ha risposto: «La polemica è datata perché è storica la protesta di alcuni gruppi sul rimborso spese, la novità è che lo hanno condiviso sui social, ma noi abbiamo previsto un aumento del 10% sullo storico consolidato, con massima trasparenza. La Regione ci dà un terzo di quello che spendiamo, se noi come città siamo disposti ad aumentare il budget con spese che gravano sui cittadini, lo faremo. Noi non vogliamo certo togliere lustro all'evento e alla città. Siamo aperti a tutto».

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