Sassari, Landini (Cgil): «Cancelliamo le leggi balorde»
Il sindacalista incita i presenti a una “rivolta democratica”Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il segretario generale della Cgil ha partecipato questo pomeriggio in piazza Tola a Sassari all’iniziativa promossa dal Comitato referendario in vista del referendum abrogativo in programma l’8 e il 9 giugno.
«Vogliamo cinque sì- ha detto il sindacalista- per i diritti dei lavoratori e contro il precariato».
Tra chi è intervenuto prima del dibattito tra Landini, il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia e la docente di Diritto ordinario Carla Bassu, era ricorrente proprio la denuncia di una vita da precario. «Attraverso il referendum possiamo impedire- sostiene allora Landini, facendo riferimento ai primi quesiti- che le persone possano essere ingiustamente licenziate, e possiamo fare in modo che si metta al centro la possibilità di vivere con salari adeguati».
Il nemico è il Jobs Act del 2014, ma anche le politiche degli ultimi 25 anni che, secondo l’ex leader Fiom, hanno sottratto tutele e reso il lavoro, oltre che precario, «povero e in alcuni casi mortale» e «con l’appalto e il subappalto fatti di una logica al massimo ribasso che spero venga davvero eliminata nel sistema di fare impresa nel nostro paese sia nel pubblico che nel privato».
Il sindacalista incita i presenti a una “rivolta democratica”.
«I cittadini stavolta possono essere parlamentari- aggiunge- E visto che il parlamento le leggi balorde non le cancella, siamo noi che ci sostituiamo».
Se la prende con chi ha invitato all’astensione: “Quella è paraculaggine”. L’altro avversario è rappresentato dal quorum. “Un terzo degli italiani- afferma Landini- non sa del referendum. Ma ho fiducia, la partita è aperta. Sto girando come una trottola per il paese e sto vedendo cambiare le cose”. Una delle frecciate finali è riservata all’esecutivo Meloni: «C’è un disegno dietro queste liberalizzazioni. E il decreto sicurezza porterà a impedire gli scioperi».