Alghero Ticket, la Fondazione: «Gli aumenti per riequilibrare una situazione insostenibile»
Secondo il cda i rincari necessari per garantire la manutenzione e gli standard nazionaliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dopo le polemiche sollevate dal Consorzio Turistico Riviera del Corallo sull’aumento delle tariffe dell’Alghero Ticket, la Fondazione Alghero interviene per chiarire la propria posizione ed «evitare la diffusione di informazioni parziali o fuorvianti», si legge in una nota del presidente Graziano Porcu e del Cda.
La Fondazione, intanto, respinge l’ipotesi che la revisione dei prezzi sia dettata da esigenze di bilancio: «Le uniche problematiche economiche che abbiamo ereditato derivano dalla gestione del Capodanno 2023, con un disavanzo di oltre 600mila euro per il 2024, che stiamo affrontando con rigore e trasparenza», tengono a precisare.
Secondo la Fondazione, piuttosto, l’aumento nasce dalla necessità di riequilibrare una ripartizione dei ricavi “insostenibile” per i siti coinvolti.
Alcuni dati: Anghelu Ruju percepiva 1,13 euro per biglietto singolo e 2,26 euro per il family ticket (fino a 5 persone), mentre il Museo Archeologico riceveva appena rispettivamente 44 centesimi e 88 centesimi.
«Con queste cifre – sottolinea la Fondazione – era impossibile garantire manutenzione, decoro e qualità dei servizi». Il nuovo assetto tariffario, dunque, si ispira a standard nazionali e regionali per valorizzare i beni culturali e sostenere chi li gestisce.
«La precedente impostazione – prosegue la nota – ha prodotto siti in stato di abbandono e strutture con infiltrazioni, mentre agli operatori che vendevano la card veniva riconosciuto fino al 20% del prezzo, guadagnando in media oltre cinque euro a biglietto».
La Fondazione osserva infine che alcune delle critiche arrivano «dagli stessi soggetti che nel 2020 definirono il precedente impianto tariffario, con lo stesso tempismo di oggi: fine luglio, a stagione già iniziata».