Dopo due anni in forma ridottissima, ritorna in forma integrale la Festa del Voto che l'arcivescovo di Sassari Arcangelo Mazzotti istituì nel 1943 perché Sassari fosse risparmiata dai bombardamenti.

“Quest'anno la preghiera sarà anche per la pace, perché come ricorda il Papa c'è una guerra a pezzi, in diverse parti del Mondo, una anche particolarmente vicina a noi” ha specificato l'arcivescovo attuale Gian Franco Saba nel presentare le celebrazioni che partirà stasera con la traslazione del simulacro nella Cattedrale con la scorta della Polizia locale.

Domenica la giornata clou con le messe al Duomo di San Nicola dalle 6 di mattina sino alle 11. Di pomeriggio alle 16 il santo rosario e alle 17 il solenne pontificale presieduto dall'arcivescovo sassarese con la presenza del Capitolo turritano e di tutti i sacerdoti della città.

Al termine della celebrazione la processione a piedi: il simulacro della Vergine sarà riaccompagnato nel santuario di San Pietro in Silki dai Vigili del Fuoco del comando provinciale. Nel corteo, arciconfraternite, gremi, associazioni, fedeli e naturalmente l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Nanni Campus, che ha dichiarato: “È il momento in cui mi sento più felice e orgoglioso di essere il sindaco di Sassari”.

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