“Visto come vivo, meglio il carcere che tornare a casa». È la rassegnata confessione, oggi in tribunale a Sassari, di un 59enne arrestato ieri ad Alghero per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo aveva ricevuto la visita degli operatori della Asl che volevano sincerarsi delle sue condizioni di salute ma questi ha reagito con violenza ripetendosi anche all’arrivo dei militari che l’hanno dovuto fermare e condurre in Aula per la direttissima.

In questo caso la vicenda giudiziaria rappresenta solo una minima parte di un contesto di estremo disagio che l’accusato è costretto, in solitudine, a vivere tutti i giorni. Una situazione allarmante di degrado che ha attivato i controlli dell’Azienda sanitaria locale e oggi la solidarietà dell’avvocato difensore Francesco Sini Nurra che ha cercato di aiutare il 59enne a fare una scelta giusta.

Al termine dell’udienza quest’ultimo ha accettato il patteggiamento a otto mesi, disposto dalla giudice Monia Adami - la pm era Paola Manunza - considerando alcuni precedenti. Adesso l’augurio è che l’uomo possa rimettersi in carreggiata senza più ambire al carcere per vivere una vita migliore.

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