Appena rimessa a nuovo, la facciata della sede centrale dell'Università di Sassari era tornata a risplendere nell'omonima piazza, che apre il famoso centro storico del capoluogo. Eppure c'è sempre qualcuno che cerca di rovinare tutto con gesti stupidi e stucchevoli, non trovando di meglio che imbrattare con vernice rossa (con scritta incomprensibile) l'intonaco del grande e antico palazzo.

Il gesto non è certo piaciuto ai sassaresi (e non solo), che hanno a dir poco censurato, specie nei social, un'impresa di cui si poteva fare a meno. Ma non mancano, pochi a dir la verità, gli strenui difensori, di chi imbratta con pittura o altro monumenti, luoghi celebri e ora ( nuova moda) anche quadri ed opere d'arte. Quasi  tutti invece auspicano maggiori controlli. Ma è difficile controllare e intervenire verso il malintenzionato, che in pochi secondi può imbrattare e rovinare opere pubbliche e artistiche. Forse, come suggerisce qualcuno, ci sarebbe da fare un'opera di sensibilizzazione nelle scuole.

Nel frattempo però  danni su pareti e facciate, come quelli dell'Università di Sassari, continuano ad essere compiuti giornalmente. E alle proprietà stesse spetterà togliere la scritta in qualche modo. Nell'augurio o speranza che subito dopo non rispunti l'imbrattatore seriale.

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