Ancora polemiche roventi e strascichi per il Capodanno deserto sassarese.

Stavolta a entrare a gamba tesa è il sindaco Nanni Campus. Le sue sono parole durissime, quasi sconcertanti, che aggiungono benzina sul fuoco. «Volevamo portare i balli di Capodanno nelle piazze - dichiara il primo cittadino - e c'è stato un boicottaggio. Non potevamo certo fare concorrenza ad Alghero, che deve avere la giusta visibilità. Poi, in questi giorni, sono cominciati gli attacchi personali: al sottoscritto e all'assessore. Ma non saranno 100 imbecilli ad infangare il nome di una città. Il raglio d'asino infatti non finisce in cielo. Noi nel frattempo continueremo a lavorare».

Le parole del sindaco stanno diventando virali sui social, non poteva certo andare diversamente. E fioccano le reazioni nell'ambiente politico sassarese, specie nella parte avversa allo schieramento politico del primo cittadino. «Le parole del sindaco sono un'offesa alla città - afferma il consigliere d'opposizione Mariano Brianda -. L'ennesima riprova di quanto avevo detto in campagna elettorale: la città si sarebbe affidata ad un uomo solo al comando, che avrebbe imposto tutte le sue personalissime idee senza tenere in nessuna considerazione gli altri, ovvero i cittadini di Sassari". Dello stesso tenore le dichiarazioni del consigliere Massimo Rizzu: «Una città offesa e denigrata dal sindaco - dice -. Non ci sono ulteriori commenti».
 

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