Sassari e Olbia, malattie professionali in crescita: +64% di patologie nel 2024
Più colpiti gli uomini tra i 45 e i 59 anniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Malattie professionali in crescita esponenziale tra Sassari e Olbia nel 2024. Se ne è parlato ieri a Sassari, in Camera di Commercio, nel convegno dedicato dall’Inail alla figura dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e a quelli per la sicurezza territoriale.
«Si è registrato- riferisce Luca De Santis, direttore territoriale Inail Sassari-Olbia-Tempio- il + 64% di patologie nel 2024, 648 casi, di cui definiti 410 positivamente».
Il trend viene confermato pure dalle ultime rilevazioni relative ai primi otto mesi del 2025 e, specifica De Santis, «in 3 casi su 4- il 75%- si tratta di malattie relative al sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, seguite in ordine decrescente da patologie del sistema nervoso e respiratorio, dell’orecchio e dei tumori». Ritorna ad aumentare anche il fenomeno degli infortuni sul lavoro.
Nel 2024, nel nord Sardegna, si era appurata una lieve flessione in questo senso - meno dodici casi rispetto ai 3884 del 2023- nei primi otto mesi del 2025 l’aumento delle denunce d’infortunio è stato dell’1,9% insieme a quello dei casi mortali, con due persone in più purtroppo decedute.
«Ci sono poi gli infortuni in itinere - dichiara Alfredo Nicifero, direttore generale Inail per Sassari - quando cioè ci si sposta da casa al lavoro e viceversa. Il 20% delle morti sono accadute durante questi trasferimenti».
Il numero più corposo di infortuni avviene, per il 65%, a uomini tra i 45 e i 59 anni, che diventano l’85% in occasione di incidenti mortali e che, per il 90%, sono lavoratori dipendenti. Sono poi 410 le denunce di infortuni nel 2024, tra Sassari e Olbia, nelle attività di alloggio e ristorazione, 358 per il settore costruzioni, 290 in agricoltura, 275 per trasporto e magazzinaggio, 272 per commercio e riparazione veicoli.
Negli ultimi tempi i carabinieri hanno proceduto, proprio nel sassarese, a diversi controlli nelle aziende trovandole sprovviste del responsabile per la sicurezza dei lavoratori, comminando sanzioni e sospensioni di attività.
«In provincia- afferma Antonello Simula, presidente del co.co.pro di Sassari, Olbia e Tempio- ci sono 42mila imprese attive e solo 1100 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, pochi poi i riferimenti per la sicurezza territoriale».
«Sono un sostegno importante- conclude- valutano i rischi e proteggono i dipendenti dagli infortuni. Non devono essere visti come quelli che bloccano i lavori».
Ma quanto avviene in Sardegna rappresenta un unicum? «No, è in linea con il resto della nazione- chiarisce Guglielmo Loy presidente CIV Inail- anche se il nord Sardegna rappresenta un microcosmo interessante dove convivono realtà molto diverse, dalle costruzioni alla rete infrastrutturale di trasporti, così come le imprese artigianali e agricole, sia piccole che grandi».
Gli interventi su salute e sicurezza devono essere mirati, secondo Loy. «Il tema fondamentale- conclude- è sempre l’informazione e la formazione».