Piazza del Comune gremita, stasera a Sassari, per la 59esima edizione della cerimonia del Candeliere d’Oro, d’Argento e d’Oro speciale.

I primi due riconoscimenti, dati ai sassaresi che da più anni vivono lontano dal capoluogo turritano e che tornano per la Faradda, sono stati assegnati a Luciano Sebastiano Augusto Sanna, classe 1956, emigrato dal 1981 e ora residente a Kashuri in Georgia, e a Grazietta Marras, nata nel 1940, partita 20 anni dopo e che da tempo vive a Torino. Entrambi hanno manifestato la loro nostalgia per Sassari.

«La mia famiglia e i miei ricordi sono qua - afferma Sanna, professione ingegnere - per me Sassari rappresenta tutto». «Se sapeste- riferisce Marras, madre di 4 figli- quanti pianti mi sono fatta per la Sardegna».

Come annunciato, a ricevere il Candeliere d’Oro speciale è stato don Gaetano Galia, cappellano del carcere di Bancali. «Mi auguro - dichiara il sacerdote, rivolgendosi a Giuseppe Mascia, sindaco di Sassari e presidente della commissione che gli ha tributato il premio- che questa amministrazione pensi soprattutto agli ultimi».

Grande emozione per la processione del Candeliere dei detenuti, fatto sfilare in memoria di Patrizia Incollu, ex direttrice del carcere di Bancali, deceduta nell’ottobre 2023. E proprio a lei è stata dedicata la serata con una targa data alla sorella Marisa e a Flavio, compagno di Patrizia. Le ultime due targhe hanno avuto come destinatari Edoardo Toschi Pilo, decano dei gremianti sassaresi, e l’altra Antonio Cossu, portatore e capocandeliere dei Contadini, giunto alla 50esima, e ultima, Faradda.

© Riproduzione riservata