Sassari, auto “come razzi” in via Sulcis: raccolta firme per dossi e zone 30
La disperazione dei residenti: «Basta morti». Il 28 ottobre l’ultima tragedia, un sessantenne travolto e uccisoIl luogo in cui è morto Giovanni Spano
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Stop alle macchine “come razzi” in via Sulcis a Sassari. Dopo la morte la scorsa settimana di Giovanni Spano, 60enne residente in zona e investito il 28 ottobre da un’autovettura, gli abitanti si coalizzano con una raccolta firme giunta adesso a 500 sottoscrizioni.
«Chiediamo al Comune - dichiara Rita Porto, commerciante della via - dei dossi e delle zone 30. Chi attraversa qui rischia sempre di essere preso in pieno». Il lungo rettilineo che inizia dal Ponte Nuovo, per un verso, o da via Manzoni per l’altro porta gli automobilisti a dimenticarsi il freno. «Negli anni la situazione è molto peggiorata e abbiamo proprio paura».
A rendere più pericoloso il contesto anche il gran numero di anziani e bambini che attraversano la via oltre alla presenza di tre scuole, tra materna e media. «È uno dei pochi quartieri - spiega Claudia Pipia, che gestisce una cartoleria - in cui girano ancora molti bambini. Dobbiamo tutelarli». Proprio la titolare dell’esercizio è accorsa subito dopo l’incidente di quasi un mese fa. «Siamo ancora turbati, l’uomo era quasi arrivato al marciapiede».
Intanto i residenti continuano a firmare la petizione nei vari esercizi commerciali della via fino a quando non verrà consegnata al Comune con la richiesta di un intervento. All’altezza del luogo in cui Spano è stato colpito dall’autovettura è visibile un mazzo di fiori in ricordo di una vittima della strada, sperando che sia l’ultima.