Sassari, 108mila euro sottratti a donna con deficit cognitivo: rinviato a giudizio il presunto truffatore
Per l’uomo di 43 anni, l’accusa è di circonvenzione di incapacePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Avrebbe approfittato della fragilità di una donna con deficit cognitivo per sottrarle oltre 108mila euro, denaro proveniente dall’eredità del padre.
Con l’accusa di circonvenzione di incapace, un uomo di 43 anni, residente a Sassari, è stato rinviato a giudizio nei giorni scorsi dal giudice per l’udienza preliminare Sergio De Luca.
Secondo l’accusa, il 43enne si sarebbe introdotto nella vita della presunta vittima, una 47enne sassarese, con il pretesto di assistere il padre di lei, costretto a letto.
Dopo la morte dell’anziano, tra marzo e aprile del 2022, l’uomo avrebbe iniziato a ricevere bonifici bancari per un totale di 108mila euro, con causali come “regalo” o “aiuto economico”.
La Procura contesta che quei trasferimenti di denaro non fossero donazioni spontanee, ma il risultato di un approfittamento della condizione di vulnerabilità della donna. I prelievi avrebbero prosciugato le sue disponibilità economiche, riducendola a vivere in condizioni di grave indigenza.
A scoprire il presunto raggiro sarebbe stato l’amministratore di sostegno, nominato in seguito per tutelare la donna. Accortosi della somma mancante sul conto corrente, l’amministratore – assistito dall’avvocato Bruno Conti, che si è costituito parte civile – ha denunciato l’accaduto, facendo scattare le indagini.
Il processo dovrà ora chiarire non solo le responsabilità dell’imputato, ma anche se la cifra effettivamente sottratta alla vittima sia più alta di quella già accertata. Il pubblico ministero titolare del fascicolo è Elisa Succu, mentre l’imputato sarà difeso dall’avvocato Pierluigi Olivieri.
