Sassaresi, cinesi e senegalesi tutti insieme in corso Vico: «Il centro storico non è solo spaccio»
Un messaggio di pace multietnico, che vuole rappresentare anche simbolicamente l’integrazione con i cittadini stranieriPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un messaggio di pace multietnico a Sassari. Stamattina in corso Vico la comunità senegalese e quella cinese hanno cominciato a dare vita ai pannelli che cingono il viale delle Rimembranze con una serie di pitture. L’iniziativa autofinanziata, promossa dal Comitato centro storico, vuole realizzare anche in modo simbolico l’embrione di una integrazione tra i sassaresi e i cittadini stranieri, alcuni dei quali inseriti da anni nella vita del capoluogo turritano.
Come Qiu Zhongbiao, cinese originario di Zhejiang, proprietario del Bar 188 a Predda Niedda, che vive da quasi tre decenni a Sassari. “Ci troviamo benissimo qui - afferma - la nostra comunità ha fornito la tinta per i disegni”. I partner sono tanti e la “manodopera” è formata da decine di persone, tra cui i bambini che “firmano” la staccionata con le loro impronte.
“Questo lavoro - spiega Rita Fiori, insegnante d’arte e una delle animatrici instancabili delle attività di integrazione di Sassari Vecchia insieme a Giovanni Ruiu, presidente del Comitato, Nives Biosin, Roberto Demuro e Patrizia Mercuri, dirigente di San Donato - è nato sui banchi di scuola di San Donato, anni fa, prima della “fiaccolata” contro la violenza in centro. Con le impronte delle mani diamo un messaggio di fratellanza”.
La comunità senegalese ha poi fornito un rinfresco ai presenti con il cibo e le bevande tipici creando un clima di convivialità e vicinanza. “Il centro storico - continua Ruiu - è molto altro oltre allo spaccio. Dobbiamo unire le cellule disgregate di questo tessuto sociale”.
“Abbiamo portato i nostri bambini e vogliamo promuovere la pace” aggiunge Mor Sow, presidente dell’associazione “Amico del Senegal Batti il 5” e del Coordinamento della Diaspora provinciale, che poi riferisce come l’associazione “Il Cenacolo” abbia portato le materie prime per fare i dolci. Dalla prossima settimana, proprio nel viale delle Rimembranze, chiamato così in memoria delle persone cadute durante la Grande Guerra, inizierà il mercato. Nel frattempo, pian piano, artisti, gli allievi di varie scuole, e altri organismi, dipingeranno sui pannelli la propria personale interpretazione dei messaggi citati. Chi volesse proporre i propri bozzetti potrà farlo il prossimo martedì alle 16.30 nella sede dell’Urban Living Lab, in corso Vittorio Emanuele 155.
