Rifiuti interrati nell’area de “La Marinella”, materiali scaricati irregolarmente negli anni nel sito in prossimità della spiaggia omonima, a ridosso della zona industriale di Porto Torres.

Attualmente il materiale di ogni sorta è stato sparpagliato in un’area vasta di circa un ettaro senza provvedere ad un corretto smaltimento. Si tratta di rifiuti di ogni genere, dalla plastica a residui di edilizia, parti di arredi ed eternit.

La situazione anomala è stata segnalata dall’associazione ambientalista “Tuteliamo il Golfo dell'Asinara” che ha inviato una nota al Servizio Igiene e Sanità pubblica a seguito di un sopralluogo effettuato nell’area ad est della spiaggia de “La Marinella”, dove si stanno svolgendo operazioni di movimento terra senza alcuna bonifica dell’area invasa dai rifiuti, molti dei quali interrati.

«Abbiamo osservato la presenza di molti materiali, plastica, vetro, parti di arredi - spiega il presidente dell’associazione Giuseppe Alesso - attribuibili allo smaltimento improprio di materiale di risulta di cantieri edili. Tra questi materiali abbiamo osservato anche frammenti di artefatti che con tutta probabilità sono realizzati in amianto».

L’associazione “Tuteliamo il Golfo dell'Asinara” si era costituita nel 2011, in seguito all'incidente verificatosi l'11 gennaio 2011 dal terminal della centrale E-On di Fiumesanto di Porto Torres che ha comportato lo sversamento in mare di circa 50 mc di olio combustibile.

La situazione de La Marinella è stata segnalata anche alla Capitaneria di Porto di Porto Torres. 

© Riproduzione riservata