Quadri falsi confiscati da anni: erano autentici. Usati dall'Arma per le lezioni anti-falsari
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nel 2011 vennero sequestrati dai carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio artistico, nel 2012 confiscati sulla base di una perizia firmata da un dirigente della Sovrintendenza di Sassari.
Tre quadri siglati dall'artista Libero Meledina, dopo tutti gli accertamenti disposti nell'ambito di un'inchiesta per un presunto caso di contraffazione, sono stati definitivamente bollati come falsi.
Non solo, i carabinieri (incolpevoli, visto avevano in mano la perizia di uno specialista) chiesero e ottennero dal Gip di Sassari di avere le tele false attribuite a Meledina (considerato il il caposcuola del Realismo Sardo) per uso didattico.
Ossia, per mostrare agli investigatori in erba tutti gli stratagemmi anti-falsari.
Tutto bene? Non proprio, perché i quadri erano autentici.
Lo ha dimostrato, dopo un'accurata indagine difensiva durata diversi anni, l'avvocato Alberto Passino.
Il legale, uno specialista in materia di cause e procedimenti penali sulle opere d'arte, ha lavorato per conto del proprietario dei quadri, Giuseppe Rosa, titolare di una corniceria sassarese.
Passino non ha lesinato tempo e mezzi per arrivare al risultato.
Dopo avere raccolto le testimonianze di parenti e collaboratori stretti di Meledina, ha chiesto e ottenuto qualche giorno fa la restituzione dei quadri, grazie a una super perizia.
Se i carabinieri non avessero chiesto la disponibilità delle tele per uso didattico, sarebbero state distrutte. False, ma vere.