Scambi culturali tra popoli diversi dove i protagonisti sono i bambini, lontani da pregiudizi e disponibili ad aprirsi al mondo.

Il Progetto Sardinia-Dakar persegue proprio questo obiettivo, quello di trasmettere sin dalla tenera età il rispetto e l’accettazione del prossimo superando ogni diffidenza.

In attesa del secondo viaggio in Senegal, in programma da 2 al 10 novembre prossimo, nell’ambito del Progetto Albatross si è provveduto a mettere in contatto due classi della seconda elementare della scuola Bellieni, dell’Istituto comprensivo n. 2 don Antonio Sanna di Porto Torres, con gruppi scolastici che saranno coinvolti durante la permanenza nello Stato dell’Africa Occidentale.

Il presidente dell’associazione Albatross, lo psicologo dello sport Manolo Cattari, grazie alle sue capacità di interagire con i più piccoli ha coinvolto una cinquantina di studenti in diversi giochi e attività di divertimento che poi saranno mostrati ai bimbi di Dakar e dintorni. L’attenzione si è focalizzata su un gioco tipico sardo, la murra.

Al suo rientro dalla missione africana la delegazione del Progetto Albatross farà conoscere agli studenti isolani uno o più passatempi che caratterizzano l’infanzia dei loro interlocutori.

Un ponte che si intende costruire da una parte all’altra del mondo, dunque, per avviare un percorso che aiuti a riflettere sul fenomeno della migrazione, una condivisione di interessi e progetti comuni, partendo dai giovanissimi.

All’iniziativa nella scuola Bellieni ha partecipato l’assessora ai Servizi sociali, Simona Fois.

Manolo Cattari affronterà il suo viaggio con Giuseppe Salis, project manager esperto di progettazione europea e cooperazione internazionale che già lo affiancò nell’esperienza di fine gennaio scorso. Con loro ci sarà anche Loredana Barra, educatrice e presidente della UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) Sassari.

Le tappe del soggiorno senegalese saranno raccontate anche attraverso filmati e fotografie dal documentarista Mattia Uldanck

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