In consiglio comunale a Porto Torres si anima la discussione per un ordine del giorno proposto dal capogruppo della Lega, Ivan Cermelli. “Nei giorni scorsi attraverso i canali social abbiamo appreso che un’associazione locale ha avuto modo di bivaccare e dormire all'interno del Palazzo del Marchese, sede istituzionale del comune di Porto Torres” sottolinea Cermelli.

“Considerato che i componenti di tale associazione sono tutti residenti a Porto Torres e che la destinazione d'uso del Palazzo del Marchese non è certo quella del bivacchi, che possono compromettere anche il pregio e le opere contenute in tale palazzo, si interpella il sindaco e la giunta al fine di sapere se tale notizia corrisponda al vero e da chi e perché siano stati autorizzati”.

Immediata la replica del sindaco Massimo Mulas e dell’assessora alla Cultura, Maria Bastiana Cocco: “La mostra è stata organizzata dall'associazione Etnos e realizzata grazie alla disponibilità di gruppi folk di dodici diverse comunità sarde che hanno messo a disposizione circa quaranta abiti tradizionali, con accessori e gioielli. Si tratta di materiale che ha un valore economico di diverse decine di migliaia di euro, - sottolinea Mulas e Cocco - e un valore storico-artistico inestimabile. Non potendo il Comune offrire un servizio di guardiania a tutela degli oggetti esposti, all'associazione Etnos è stata chiesta la disponibilità a garantire un presidio anche notturno. Ringraziamo i volontari per questo impegno, per aver riconsegnato il Palazzo del Marchese in condizioni migliori di come l'avevano trovato e – proseguono - per aver lasciato anche un dono gradito: un piedistallo per poter esporre in modo permanente lo stemma storico della famiglia Martinez, accompagnato da una relazione storica che spiega l'importanza di questa effige”.

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