Porto Torres, sgomberata la casa popolare a rischio: assegnato un nuovo alloggio
Due gli appartamenti indicati in via Livatino e via Puglisi che si presentano particolarmente problematiciPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cedimenti strutturali, infiltrazioni e crepe negli alloggi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione, costringono il sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, a firmare l’ordinanza di sgombero e assegnazione di una nuova abitazione ad un nucleo familiare residente in via Puglisi.
I 49 alloggi Erp, di proprietà del Comune di Porto Torres, consegnati ai beneficiari soltanto nel maggio del 2019, sono diventati moltiplicatori di problemi, con criticità strutturali che mettono a rischio l’incolumità delle famiglie che vi abitano. Due gli appartamenti indicati in via Livatino e via Puglisi, che si presentano particolarmente problematici, come risulta dalla relazione preliminare del consulente tecnico d’ufficio, depositata presso il Tribunale Civile di Sassari il 7 luglio scorso.
Nella perizia si chiede di far procedere ad una ulteriore messa in sicurezza dei fabbricati, estendendola all’intera perimetrazione delle palazzine, in particolare per tutte le porzioni dotate di terrazze e verande, compreso il piano primo, unitamente all’interno delle due unità abitative individuate tra le più critiche. Il sindaco, sulla base dell’udienza del 18 luglio scorso, in cui il giudice ha rilevato l’urgenza di messa in sicurezza degli immobili, ha ordinato lo sgombero dell’alloggio di via Puglisi per rischio di incolumità per la famiglia.
Il provvedimento firmato dal primo cittadino dispone l’assegnazione per due anni di un’altra abitazione idonea e, quindi, il trasferimento della famiglia composta da 4 persone presso un altro alloggio di edilizia residenziale pubblica, di proprietà di Area, sempre nel comune di Porto Torres. Una vicenda tortuosa segnata da una serie di provvedimenti di emergenza.
Il 1 marzo scorso, date le precarie condizioni strutturali dei balconi, attualmente puntellati, era stata emessa ordinanza dirigenziale di interdizione di uso balconi a 23 unità abitative, mentre con la Deliberazione di giunta del 26 aprile scorso era stato deliberato di promuovere l’accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale Civile di Sassari riguardante i 49 appartamenti per verificare le cause di tutti i vizi costruttivi.