Porto Torres, Polo intermodale: «Commercianti esclusi dal tavolo»
L’appello dei rappresentanti della categoria al primo cittadino: «Ogni strada chiusa significa perdita di fatturato, bisogna riaprire via Bassu. Il sindaco insensibile ai nostri disagi»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I dati positivi relativi al traffico passeggeri del trasporto marittimo durante la stagione estiva mostrano che il Polo intermodale, inaugurato nel mese di giugno a Porto Torres, ha funzionato. La sperimentazione si è conclusa positivamente come rivelano i numeri registrati e discussi durante un tavolo tecnico tra gli enti coinvolti, da cui è emersa la necessità di proseguire con l’osservazione e i rilevamenti, estendendo la prova anche al periodo invernale. Per i commercianti, però, i conti non tornano. Secondo la categoria assume rilevanza vitale l’apertura di via Bassu.
«Prendiamo atto con rammarico della decisione del sindaco di continuare con la chiusura di via Bassu. Noi non abbiamo mai detto di essere contro il polo intermodale – sostengono gli esercenti – abbiamo proposto di spostare la fermata del bus per lasciare la via aperta, in modo da far fluire il traffico in città, importantissimo per ogni attività commerciale, lasciando così il polo intermodale nella stessa posizione».
Per i commercianti a ogni chiusura di una strada corrisponde una diminuzione di fatturato. «Il sindaco Massimo Mulas fa sapere che per lui si tratta di un successo citando i dati di un paio di attività all’interno del polo intermodale – sottolineano gli esercenti – i nostri dati, invece, relativi a tantissime attività non sono stati nemmeno presi in considerazione, evidentemente non ritenendoli importanti, evitando qualsiasi confronto prima della sua decisione definitiva.»
I numeri rivelano che i titolari delle attività presenti all’interno della stazione hanno registrato un netto miglioramento dell’accessibilità dei servizi per i passeggeri, l’aumento della frequentazione della stazione e migliori risultati di gestione delle attività economiche, rispetto all’anno precedente. Altro punto di forza sarebbe stata la collaborazione fornita dall’Ufficio turistico comunale - situato all’interno della stazione marittima- sia per migliorare i servizi di infomobilità sia per eseguire rilievi utili alle valutazioni previste dal protocollo d’intesa.
«Il primo cittadino ha deciso di non tenere conto del nostro disagio e delle nostre legittime lamentele», aggiungono. «Se questo è il concetto di democrazia del sindaco, non corrisponde al nostro, che invece si basa sul confronto delle parti e sul dialogo. Quando con le proprie decisioni si incide sul bilancio di un’attività produttiva, sarebbe cosa saggia convocare prima la parte in causa». E infine «in tanti anni di attività non ci era mai capitato di avere a che fare con un sindaco che evita il confronto e che va avanti per la sua strada a testa bassa, rimanendo insensibile al disagio della nostra categoria.»