Si sa che distrarsi con il cellulare non permette di seguire le lezioni in modo proficuo. Ma a volte non basta vietarlo a voce, è necessario un provvedimento scritto. È quello che ha imposto la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo numero 1 di Porto Torres, Annarita Pintadu, firmataria di una circolare che stabilisce il divieto di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi mobili all’interno delle strutture scolastiche.

Le regole vigono non solo per gli studenti della scuola media Brunelleschi, ma anche per gli allievi della scuole elementari e d’infanzia. Il divieto di utilizzo dei telefonini e degli altri dispositivi mobili non si applica soltanto all’orario delle lezioni ma è vigente anche negli intervalli e nelle altre pause dell’attività didattica.

Non sempre è sufficiente requisire i dispositivi mobili, a volte è proprio necessario vietarne l’uso, eventualmente consentito qualora servisse per lo svolgimento di attività didattiche innovative e collaborative, che prevedano anche l’utilizzo di dispositivi tecnologici e l’acquisizione da parte degli alunni di un elevato livello di competenza digitale, soprattutto per quanto riguarda l’uso consapevole e responsabile delle tecnologie. L’uso di smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, o delle funzioni equivalenti presenti sui telefoni cellulari, è pertanto consentito soltanto su indicazione del docente, con esclusiva finalità didattica e con comunicazione scritta alle famiglie. Per le registrazioni e riprese audio, foto e video per uso didattico si richiede autorizzazione scritta dalle famiglie. In nessun caso le riprese potranno essere eseguite di nascosto, senza il consenso dell’insegnante e pubblicate senza autorizzazione formale. Nel caso in cui gli alunni non osservino tali regole, sarà il docente a provvedere alla convocazione della famiglia per la consegna del cellulare.

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