Genitori morosi nella mensa delle scuole cittadine. Sono 677 gli utenti colpevoli di non aver corrisposto la quota per il servizio di ristorazione scolastica, per una somma pari 35.288 euro che manca nelle casse comunali.

«L'Amministrazione comunale versa quasi 5 euro per ogni pasto – ricorda il sindaco Sean Wheeler – mentre viene chiesto un massimo di 1,90 euro alle utenze. L'impegno totale dal bilancio comunale è di circa 610mila euro. Il Comune sostiene quindi la stragrande maggioranza dei costi. Il contributo richiesto alle famiglie è minimo e tante utenze sono esenti o quasi dal pagamento in base alla situazione economica».

Ma nonostante la revisione tariffaria favorisce le situazioni familiari economicamente più fragili il fenomeno della morosità sta diventando insostenibile tanto da costringere il Servizio pubblica istruzione a trasmettere 157 ingiunzioni di pagamento per utenti debitori più gravi, i quali sono stati contattati telefonicamente.

Sono 106 le famiglie che vantano un debito che va da 100 a 800 euro, 140 utenti che devono corrispondere tra 40 e 99 euro, 366 sotto i 40 e 173 sotto i dieci euro. «Il regolamento per il funzionamento del servizio mensa - spiega il sindaco - prevede che l'iscrizione non possa essere accettata se non si è in regola con i pagamenti».
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