Amara sorpresa per il parroco don Michele Murgia quando ha dovuto constatare la mancanza di cinque croci dalla parete interna della basilica di San Gavino a Porto Torres. Incaricato di recente come amministratore ad interim della chiesa millenaria, don Murgia aveva deciso di aprire le porte ai fedeli soltanto durante le funzioni religiose, pertanto non si conosce il periodo in cui si è verificato il furto.

"Ci siamo accorti solo ora che le tavole di legno con le croci o stazioni, erano state trafugate dalle pareti in fondo la parrocchia - ha detto don Murgia - nella parte più scoperta, dove non si concentrano i fedeli". Delle quattordici croci appese ai muri della chiesa ne rimangono soltanto nove, le altre sono state rubate da chi ha trascurato il valore simbolico e il significato di quelle stazioni.

La basilica, prima dell'ingresso del nuovo parroco, restava aperta nei giorni feriali "ma senza essere custodita e vigilata - ha aggiunto il sacerdote - e quindi può essere che allora si sia verificato il furto". Dal mese di ottobre chiuse anche le visite all'interno della chiesa, con gli operatori della cooperativa Turris Bislenois che prestano servizio in modalità smart working. Per ora i visitatori potranno ammirare il monumento soltanto dall'esterno. Ci si affida alle telecamere di sorveglianza per ricostruire la dinamica dei fatti e l'operato di chi si è dovuto appendere per sfilare le croci dalle pareti per poi dileguarsi.
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