«Dormivo, ho visto le fiamme alzarsi violentemente e subito sono corsa in strada. Poteva succedere un vero dramma», Lucia Cadeddu, vedova di 81 anni, è una delle inquiline della palazzina di via Cultura, l’edificio a tre piani di Porto Torres, evacuata nella notte a causa di un incendio scoppiato poco dopo le 3 del mattino. Una tragedia scampata solo per pochi minuti: se i vigili del fuoco non fossero intervenuti così tempestivamente, i primi piani dello stabile sarebbero stati invasi dalle fiamme.

Sei le famiglie fatte uscire dalle loro abitazioni, nel quartiere del Villaggio, dai carabinieri della compagnia locale, intervenuti per primi dopo l’allarme lanciato da un passante. Il fuoco è divampato dal vano caldaia, un piccolo locale al piano terra dell’immobile, trasformato in un deposito di materiale edilizio, con all’interno scaffali, reti metalliche, bustoni di plastica, polistirolo e tubi in pvc. Oggetti facilmente infiammabili che hanno alimentato le fiamme, giunte fino al primo piano.

Il fuoco fuoriuscito dalle grate di porta e finestre si è spinto fin sui muri dei piani più alti, il fumo ha annerito la facciata, le lingue di fuoco con violenza rischiavano di provocare danni ben più gravi. Un atto doloso commesso, probabilmente, da un gruppo di vandali che frequentano la zona. Il secondo atto vandalico compiuto all’interno del vano tecnico, preso di mira da balordi che hanno sottovalutato i rischi. La caldaia all’interno del deposito è dismessa da circa 30 anni, ma il materiale custodito all’interno rappresenta un serio pericolo. Le famiglie lamentano la situazione di degrado in cui vivono. «Abbiamo bisogno di maggiori controlli, una terra di nessuno dove bande di ragazzini si permettono ogni illecito – racconta uno degli inquilini del palazzo- viviamo tra auto abbandonate e comportamenti incivili che penalizzano un quartiere dove vi risiedono anziani con serie patologie. Non ci sentiamo sicuri da troppo tempo, abbandonati senza risposta alcuna». 

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