Prima Alba Cementi e poi Cementir, il cementificio costruito con materiale in amianto nel 1957, nell’area industriale di Porto Torres, e dismesso nel 1983, ora verrà sottoposto ad un importante intervento di bonifica.

Acquisito dal Consorzio industriale provinciale di Sassari, nel dicembre del 2020, lo stesso Ente consortile sta procedendo con la rimozione dell’amianto dall’intero complesso che sorge in un’area di circa 42mila metri quadri. L’attività di bonifica si è resa possibile grazie ad un bando regionale che ha messo a disposizione 260mila euro. Il Cips ha poi progettato l’intero intervento e concesso in appalto ad una ditta specializzata i lavori di raccolta e smaltimento dell’amianto per una somma complessiva di circa 110mila euro. Gli interventi, già iniziati, saranno conclusi nell’arco di due mesi.

L’eliminazione dell’amianto e della messa in sicurezza del sito è la prima fase da realizzare nell’ambito di una strategia più ampia che prevede la completa riqualificazione dell’intera area. Per il presidente del Consorzio Industriale, Valerio Scanu, «la programmazione strategica individua nelle attività di decommissioning un fattore fondamentale per realizzare il processo di reindustrializzazione, che individua nell’economia del mare una delle filiere produttive target sulle quali puntare». La presenza di strutture obsolete sul sovrassuolo deturpano, inoltre, il “paesaggio industriale” mortificando le iniziative intraprese a favore dell’attrattività dell’area industriale di Porto Torres, collocata in posizione geografica strategica.

Il Consorzio ha trasmesso alla Regione Sardegna una segnalazione di elementi che dovrebbero essere considerati per la declinazione degli Obiettivi e delle Azioni individuate dal programma Fesr 2021-2027 e la loro attuazione. Azioni e interventi quantificati in circa 35 milioni di euro per il cui utilizzo ha già elaborato la progettazione. L’ente consortile ha specificato nella relazione che un’azione sinergica a sostegno del decomissioning nelle aree industriali, con demolizione, bonifica e riqualificazione, favorirebbe nuovi insediamenti costituendo un ottimo volano economico per il territorio del Nord Sardegna, migliorandone significativamente la capacità di attrarre nuovi investimenti imprenditoriali e creare nuova occupazione sul nostro territorio. Tale azione si svilupperebbe peraltro in coerenza con la strategia nazionale racchiusa nel libro bianco adottato dal Ministero della coesione economica e del Sud, il quale ripone una particolare attenzione (obiettivo n.4) allo sviluppo del waterfront nel Sud Italia, stabilendo che alla luce dell'importanza dei suoi porti, del suo posizionamento e delle sue competenze distintive, il Sud deve affermarsi come piattaforma marittima di congiunzione tra Europa e Mediterraneo, e diventare leader nell’Economia del mare, nei settori dei trasporti, della cantieristica e della formazione. 

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