“Sono convinto che il compito di questi uomini che sacrificarono la vita per la libertà di tutti noi e per la Patria non sia finito. Tutti siamo chiamati a perpetuare ogni giorno quel compito, difendendo quei valori e quelle conquiste che essi ci hanno tramandato”. Parole del sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, nel giorno della cerimonia del 25 Aprile, la 76esima edizione della Festa di Liberazione che si è svolta nel piazzale di fronte al Monumento ai Caduti della Corazzata Roma nel belvedere di Balai.

Il primo cittadino ha ricordato le 1.400 vittime della Corazzata Roma, la nave ammiraglia affondata il 9 settembre del 1943 a circa 16 miglia dal golfo dell’Asinara, un dramma rimasto nel ricordo di tanti turritani a distanza di 78 anni da quella tragedia. Un particolare ricordo è stato rivolto alle vittime dell’imbarcazione “Onda” che operò, per conto della Regia Marina, nel Golfo dell’Asinara dove il 6 maggio del ’43 otto persone dell’equipaggio “otto figli della nostra città che morirono per mano di un sommergibile inglese”. Infine il ricordo dell’aviere Giuseppe Migheli, morto nel 1944 a 26 anni per difendere la libertà, un eroe portato alla ribalta da Moreno Nocco, appassionato di storia militare e scrittore.

Durante la cerimonia l'alzabandiera e la deposizione da parte del sindaco di una corona d'alloro ai piedi del monumento.

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