L'attività di pulizia dei fondali è diventato un impegno costante per l'Asd Cala d'Oliva Diving Center.

Questa mattina un gruppo di 15 volontari dell'associazione presieduta da Alessandro Masala per il quinto anno consecutivo hanno dato la caccia al materiale inquinante abbandonato in mare dagli incivili.

Un operazione di pulizia dei fondali svolta dai sub davanti lo specchio d'acqua della spiaggia della Renaredda e dello Scoglio Lungo grazie al patrocinio dell'amministrazione comunale, alla collaborazione delle associazioni Asso.Ve.la. e Prana e all'appoggio della Capitaneria di Porto.

Con l'ausilio di gommoni e barche a vela sono stati scandagliati i fondali marini dove sono stati recuperati bottiglie di vetro, plastica, vecchie cime e corpi morti usati dalle imbarcazioni per ormeggiare.

Oltre sei bustoni di rifiuti che verranno raccolti dall'azienda incaricata a svolgere il servizio di raccolta rifiuti urbani. "Il mare ogni anno si presenta più pulito perché gran parte del materiale l'abbiamo rimosso negli anni scorsi - ha detto Masala - e tutto ciò che abbiamo raccolto è quello che resta nel fondale in una baia che per una questione di correnti intrappola dentro tutto quel materiale che va portato via manualmente".
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