Porto Torres, gasolio nel cortile della scuola: «Noi genitori ignari di tutto»
Le tracce di carburante sono date da vecchie perdite di un serbatoio interrato e dismesso da qualche annoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Nessuno ci ha informati sullo sversamento del gasolio nel terreno della scuola, quindi i nostri bambini per due mesi hanno continuato a frequentare la scuola ignari di quanto stava succedendo, a rischio e pericolo per la loro salute». I genitori degli studenti della scuola primaria Borgona di Porto Torres sono sul piede di guerra dopo la scoperta della contaminazione nel fondo del cortile interno all’Istituto scolastico, dovuta a tracce di idrocarburi date dalle vecchie perdite di un serbatoio da riscaldamento interrato e dismesso da un paio d'anni. I riscontri erano stati effettuati nel mese di dicembre quando erano cominciate le indagini preliminari all’intervento di messa in sicurezza della scuola finanziato dal Pnrr. Le analisi chimiche effettuate dalla società incaricata, la Lithos S.r.l., avevano riscontrato nel campione (prelevato a meno di 2 metri dal sottosuolo), materiale presumibilmente riferibile ad idrocarburi la cui concentrazione era tre volte superiore a quella consentita.
Il primo passo è stato compiuto nelle scorse settimane con la convocazione di una conferenza di servizi aperta ad Arpas, Provincia e Regione che si è conclusa con alcune indicazioni di Arpas sulle modalità di conduzione del Piano di caratterizzazione. «Mi preme sottolineare che non si è ritenuto necessario chiudere la scuola perché non sono stati evidenziati pericoli per chi frequenta l'istituto», ha detto l’assessore all’Istruzione Simona Fois.