L’amministrazione comunale di Porto Torres punta a far crescere ancora la rete di videosorveglianza attiva nel territorio e migliorare la sicurezza urbana. Ben 68 nuovi occhi elettronici – 46 telecamere di contesto e 22 di lettura targhe- previsti dal progetto grazie al quale il Comune ha ottenuto il finanziamento pari a 152mila euro, erogato dal Ministero dell’Interno e sollecitato da Prefettura e Questura. Su un totale di 1600 domande l’Ente, insieme ad altri cinque Comuni, risulta beneficiario di importanti risorse finalizzate  all’implementazione e al rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza.

«La partecipazione al bando con un progetto del valore complessivo di 305 mila euro, dei quali 152 cofinanziati dal Comune, - spiega il sindaco Massimo Mulas - dimostra ancora una volta l'attenzione e l'impegno dell’amministrazione per il rafforzamento delle condizioni di sicurezza e legalità sul territorio comunale già fornito di un numero elevato di impianti di videosorveglianza, circa 150, una cifra decisamente elevata in proporzione al numero di abitanti». Le nuove telecamere saranno posizionate nei principali parcheggi, nei parchi, in prossimità delle scuole, in strade ad alta densità di traffico e in zone soggette a comportamenti incivili come via Ponte Pizzinnu. Aree dove sono presenti attività commerciali, attività professionali, imprenditoriali ed artigianali. Strade in ingresso e uscita dal centro urbano della città che nel recente passato sono state oggetto di danneggiamenti e furti. Inoltre nelle immediate vicinanze sono presenti molteplici insediamenti abitati.

«Il totale dunque è di 218 telecamere, con un rapporto di circa 1 telecamera ogni 90 abitanti. Una proporzione difficilmente eguagliabile in altri comuni», aggiunge il primo cittadino -. «Gli impianti di videosorveglianza rappresentano uno strumento di fondamentale importanza: da un lato fungono da deterrente per comportamenti illeciti e dall’altro supportano le Forze dell’ordine nel lavoro di indagine e controllo nel tessuto urbano». Tra i requisiti che hanno permesso al Comune di rientrare nella graduatoria, anche quello di non avere beneficiato del finanziamento nelle tre procedure precedenti.

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