Svolta inattesa questo pomeriggio per il procedimento penale sul suicidio della barista di Porto Torres, Michela Deriu, morta il 5 novembre del 2017 nell'appartamento di un'amica a La Maddalena.

La ragazza in diversi messaggi acquisiti dai Carabinieri parlava di un video hard che la ritraeva durante un rapporto sessuale e che venne mostrato a diverse persone. Il pubblico ministero ha chiesto al gup di Tempio, Caterina Interlandi, il proscioglimento di Mirko Campus e Roberto Costantino Perantoni, 24 e 29 anni, anche loro di Porto Torres, per quanto riguarda il suicidio della giovane.

Secondo il pm ci sono gli elementi per procedere nei confronti degli indagati per la diffamazione aggravata (sono accusati di avere fatto circolare le immagini della vittima), ma lo stesso pm esclude che sia dimostrabile un nesso di causalità tra la diffusione del video e il suicidio della barista. Quindi la Procura di Tempio ha chiesto il proscioglimento degli indagati per la morte della barista come conseguenza della diffamazione.

I familiari della vittima, presenti in aula, hanno ascoltato in silenzio le richieste del pm. L'avvocato di parte civile, Arianna Denule, ha dichiarato: "Posso solo dire che non ci aspettavamo queste richieste. Per il resto, faremo le nostre valutazioni in vista dell'udienza di febbraio. Nella prossima udienza parleranno i difensori degli indagati (Agostinangelo Marras, Letizia Forma e Sabina Piga, ndr), quindi il gup deciderà sul rinvio a giudizio".
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