Si apre il confronto tra Eni e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil volto a costruire un percorso, capace di produrre un documento con il quale favorire la gestione delle maestranze operanti all’interno dello stabilimento industriale di Porto Torres.

Nei giorni scorsi un primo incontro con la società del cane a sei zampe, allo scopo di arrivare ad accordo scritto che coinvolga la multinazionale, Confindustria, sindacati e le aziende appaltatrici che operano nell’ex Petrolchimico, attraverso la produzione di una prima bozza in cui si stabiliscano alcuni punti fermi sull’amministrazione degli appalti che, spesso, penalizzano i lavoratori, costretti a trasferte al buio e a condizioni di lavoro svantaggiose.

«La volontà, che crediamo possa utilmente essere condivisa, - ribadiscono i sindacati Cgil, Cisl e Uil - è quella di garantire l’impiego proficuo delle risorse garantendo tenuta occupazionale e professionalità impiegate che, in un sito complesso e articolato come quello di Porto Torres, rappresentano un valore in termini di efficienza, sicurezza, affidabilità».

I confederali di Cgil, Cisl e Uil, Massimiliano Muretti, Alessandro Marcellino e Giovanni Tavera auspicano una replica delle esperienze condivise nell’Addendum al Protocollo di Chimica Verde. In virtù di quell’accordo i sindacati, nel mese di ottobre tramite lettera, avevano chiesto al presidente della Regione, Christian Solinas, l’impegno di costruire un documento condiviso sul tema Chimica Verde, affinché venga convocata a Roma la cabina di regia.  

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