Si è chiusa la procedura di sgombero del campo rom di Ponti Pizzinnu a Porto Torres: il contratto per la sistemazione abitativa dell'ultimo nucleo familiare verrà firmato il prossimo venerdì.

Una soluzione resa possibile grazie ai finanziamenti regionali che hanno permesso di trovare una casa per circa 70 membri della comunità di persone residenti nel campo sosta.

Ora si procederà con il piano di bonifica affidato all'Ati, Sanna trasporti e NaturAmbiente, per la somma di 238mila euro, per il ripristino ambientale del campo e delle aree adiacenti interessate dal deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non.

Il tutto per lasciare spazio al deposito di Gnl a opera di Medea, la società del gruppo Italgas che si occupa della metanizzazione della Sardegna nel bacino 4.

L'accordo tra Medea e Comune verrà formalizzato dopo l'approvazione in Consiglio della proposta di delibera di giunta sul progetto del Gnl, per il quale il sindaco Massimo Mulas ha chiesto una modifica indicando una zona più lontana e sicura dal centro abitato, preferendo un deposito permanente in luogo di un camion cisterna. La proposta è stata illustrata in commissione Patrimonio presieduta da Gaetano Mura, alla presenza della responsabile dell'Ufficio competente Francesca Stacca. Si tratta di un impianto fisso con una capacità di 110 metri cubi, situato su una un'area di circa 4mila metri quadri, con un diritto di superficie pari a 1.330 euro all'anno per 12 anni. "Con questo tipo di intervento risolveremo due tipi di problematiche - dice l'assessore al Patrimonio, Alessandro Carta - prima la collocazione di un deposito in un'area con un impatto urbanistico diverso rispetto all'originaria zona individuata vicino all'autoparco comunale. Inoltre si eviterà l'impiego di ulteriori risorse per bonificare l'ex campo rom che poteva essere oggetto di discariche".
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