Porto Torres, chiatta affondata per le onde: via alle operazioni di recupero
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Un team di esperti per recuperare il bacino galleggiante affondato ieri a 70 metri circa dalla mantellata esterna del molo di ponente.
La struttura utilizzata per le riparazioni allo scafo dei natanti ha rotto gli ormeggi a causa del forte vento di maestrale di ieri ed è stata trascinata per 500 metri dalla banchina carboniera Eon verso la banchina dell'antemurale di ponente.
Questa mattina si è tenuto presso la Capitaneria di Porto Torres un briefing operativo di coordinamento sull’attività di ispezione subacquea e recupero del bacino di carenaggio. Alla riunione coordinata dal Comandante della capitaneria, Paolo Bianca hanno partecipato i rappresentanti della società proprietaria della struttura galleggiante.
Dalle prime ore di domani mattina un team di esperti in recuperi subacquei provenienti da Trieste rimetteranno in galleggiamento il natante per le opportune attività di manutenzione, al termine delle quali sarà rimorchiato verso un porto siciliano dove era già destinato a seguito della vendita.
Per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza della navigazione, la Guardia Costiera di Porto Torres ha già provveduto ad emanare apposito avviso urgente ai naviganti, nonché ad emettere ordinanza di interdizione dello specchio acqueo interessato.