Porto Torres, 63 anni di sacerdozio per don Ruiu, prete di frontiera
La parrocchia dello Spirito Santo ha celebrato il sacerdote, oggi 89ennePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono trascorsi 63 anni da quando don Salvatore Ruiu ricevette l’ordinazione sacerdotale, da allora si è messo al servizio della comunità e di Dio.
La sua storia era partita da Sassari ma ben presto era approdata a Porto Torres. E martedì la parrocchia dello Spirito Santo, la sua casa, ha celebrato il 63esimo anniversario di sacerdozio dell’emerito “prete di frontiera”, oggi 89enne, un dono per i tanti fedeli, residenti nei quartieri Villaggio Satellite e Villaggio Verde, tenuti a bada e con rispetto da don Ruiu, il quale dopo la lunga missione pastorale continua a seguire la sua gente in una veste diversa, ma sempre vicina alle loro vite.
Il parroco aveva salutato la chiesa dello Spirito Santo nel settembre del 2019, ma non ha dimenticato che per oltre mezzo secolo ha servito una comunità.
Ieri è ritornato tra la sua gente, ha presieduto la santa messa celebrata con il parroco don Boniface Da e altri quattro sacerdoti, don Pierangelo Muroni, don Ferdinando Rum, don Antonio Tanca e don Davide Some. «Nessuna giornata speciale per me, ma molto intima e familiare come desideravo, - ha detto - perché tutte le occasioni speciali sono un po' false, invece questo incontro è stato semplice».
I ricordi ritornano indietro a quando all'età di 26 anni fu ordinato sacerdote della basilica di San Gavino: era il 23 luglio del 1961. Poi un anno in seminario come animatore, una fase della sua sua carriera ecclesiastica, proseguita per 6 anni nella cattedrale di San Nicola a Sassari, come vice parroco di monsignor Gino Porcheddu, prima di ritornare con la stessa funzione nel '68 nella basilica di San Gavino. Fu poi l'allora arcivescovo monsignor Paolo Carta ad istituire la parrocchia dello Spirito Santo nell'aprile del 1974, affidandola a don Salvatore Ruiu.
«Oggi non siamo più in grado di affrontare questo tempo, perché è tutto cambiato, le persone non sono uguali come allora, i giovani erano vivaci ma mantenevano un certo rispetto, sensazioni che ti fanno capire che la realtà si evolve ed è giusto ritirarsi per lasciare spazio ai giovani preti e che cambino ogni nove anni. Io ci sono stato 47 anni, una cosa bella ma inaudita».
Un pensiero sul significato del silenzio. «Quando si canta in chiesa si lascia spazio al silenzio, - aggiunge don Ruiu - perché solo nel silenzio ciascuno recita la propria preghiera, si esprime il proprio pensiero intimo e il ringraziamento a Dio. Questo vorrei che i coristi capissero, un modo per aiutare la gente a cantare e pregare insieme a loro». Così ha fatto dal 1974, da quando cominciò la sua avventura a contatto con i giovani, lavorando con i bambini e i ragazzi in un contesto più semplice, con il comitato di quartiere, il coro giovanile, i tornei di calcio, le olimpiadi di quartiere, gli scout e il rapporto con la gente.
Negli anni è riuscito a realizzare "una vera chiesa", più spaziosa e realizzata secondo design moderni. È stata inaugurata nel 2016, una parrocchia da circa 8350 metri quadri, in grado di servire la popolazione di oltre 10mila unità che unisce i quartieri Satellite, Oleandro, Villaggio Verde, Serra Li Pozzi, zona 167 e C1-2.