Lo scenario è impressionante: centinaia di velelle spiaggiate a Porto Palmas. Le “barchette di San Pietro”, come vengono definite, sono una specie planctonica apparentata con le meduse che hanno invaso in diversi tratti la Sardegna.

«Purtroppo appena i bagnanti le vedono - dichiara Enrico Sini, un imprenditore che si occupa di varo e alaggio imbarcazioni - se ne vanno lasciando questo bellissimo tratto deserto».

Impossibile infatti mettere un asciugano dove si trovano le velelle, le quali portano con sé anche una miriade di mosche. «Sì, è pieno- continua Sini- senza contare l’odore rancido che emanano».

Frutto della loro decomposizione che provoca un miasma simile all’urina che certo non favorisce l’arrivo delle famiglie. «Purtroppo  non sta venendo nessuno in spiaggia a causa delle velelle. Le ultime giornate sono state splendide ma non si è visto neanche un turista o un bagnante».

Un danno economico importante per chi ha delle attività in zona, oltre al fatto che un affascinante tratto di mare del nord-Sardegna viene evitato impoverendo il territorio.

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