Tre giovani pescatori di Sorso (tutti intorno ai 30 anni) sono stati estradati in Francia, dove devono affrontare un processo in cui sono accusati di diversi reati: violenza e minaccia a pubblico ufficiale, ostacolo alle funzioni di un funzionario, pesca in area protetta e reati in materia ambientale.

Il mandato di cattura europeo nei confronti dei tre sardi è stato emesso dal Tribunale di Ajaccio, in Corsica.

I fatti contestati sono avvenuti il 2 luglio 2020: i pescatori (erano in quattro) partirono da Santa Teresa Gallura e con la loro imbarcazione raggiunsero la riserva marina francese delle Bocche di Bonifacio.

Intercettati dalle motovedette francesi, si sono dati alla fuga e sono stati raggiunti e scortati fino al porto di Santa Teresa Gallura, dove le autorità transalpine li hanno identificati.

Dopo quasi un anno è arrivato l’arresto dei carabinieri, in esecuzione di un mandato di cattura europeo: sono stati subito scarcerati, dopo due giorni, e sottoposti ad obbligo di firma.

Per evitare l’estradizione si sono rivolti alla Corte d’Appello e alla Cassazione, ma i ricorsi sono stati inutili.

L’ordine di cattura è stato successivamente esteso al quarto pescatore che era con loro, ma per lui non è ancora stata eseguita l’estradizione.

I tre sardi si trovano ora a Parigi, dove dovranno affrontare una prima udienza di convalida dell’arresto per poi essere trasferiti ad Ajaccio. Qui saranno processati con rito direttissimo e poi, si pensa già questo weekend, potranno fare ritorno a casa.

In caso di condanna del tribunale francese, dovranno scontare la pena in Italia.

(Unioneonline/L)

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