18 milioni di euro da investire per Sassari tra scuole, strade, assunzioni e turismo. La giunta ha approvato oggi l’assestamento di bilancio che, dopo le commissioni, arriverà in consiglio comunale per il via libera conclusivo. “La manovra più significativa e consistente da quando ci siamo insediati”, afferma l’assessore al Bilancio Giuseppe Masala. Oltre agli 850mila euro in più all’anno ottenuti dal Fondo unico della Regione, si evidenzia lo stanziamento di 1 milione e mezzo per le spese correnti consolidate, e coi 380mila euro dell’addizionale Irpef, il Comune potrà lavorare per l’incremento del personale, per le risorse dei dipendenti e con una serie di interventi che riguardano cultura, turismo, sicurezza e servizi sociali.

Sale a circa 5 milioni e mezzo il fondo per le spese una tantum, e tra questi i 300mila euro per i contributi che sostengono le locazioni e che permetteranno alle Politiche della casa di arrivare sino al fondo della graduatoria degli aventi diritto. 4 milioni e mezzo poi per gli investimenti, orientati in particolare sui lavori destinati alle scuole, dagli asili alle medie, sugli impianti sportivi, edifici vincolati e patrimonio immobiliare comunale. Semaforo verde per i 500mila euro necessari a finire l’Hotel Turritania, opera ereditata dalla precedente amministrazione per il rilancio del centro storico così come per quello della videosorveglianza partecipata, con un prossimo bando da 100mila euro indirizzato a chi vorrà installare una videocamera per implementare la rete dei controlli.

Un altro capitolo è quello delle entrate vincolate, che ammonta a 6 milioni e 800mila euro, tra cui spiccano le voci del milione e 479 di trasferimento della Regione per il Reddito di inclusione sociale, i 700mila per i progetti per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità, i 467mila di interventi territoriali per progetti di sostegno socio educativo, i 210mila euro in più per il trasporto scolastico dei ragazzi e delle ragazze con disabilità, gli oltre 100mila euro per i centri estivi e il sostegno ai Comuni nelle spese sostenute per l’inserimento in struttura dei minori stabilito dall’autorità giudiziaria.

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