Truffa perpetrata ai danni del Bilancio nazionale e dell’Unione Europea.

A farla emergere dopo tre anni di indagini i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari. Gli accertamenti condotti dalla tenenza di Ozieri hanno visto coinvolte numerose aziende agricole della zona del Logudoro sardo, beneficiarie di finanziamenti pubblici del “Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Sardegna”.

L’operazione di servizio è stata ribattezzata “Saeptum” (dal latino “recinzione”).

Gli approfondimenti hanno permesso di accertare che la quasi totalità delle opere finanziate (riguardanti la “fornitura e posa in opera di recinzione metallica”), figuravano “cartolarmente” come realizzate da altre aziende agricole (a loro volta, destinatarie dei medesimi finanziamenti) e non, come richiedeva il bando pubblico, da imprese edili.

Le stesse aziende agricole beneficiarie, spiegano gli inquirenti, “prive di dipendenti e che svolgono unicamente attività agricola, effettuavano in prima persona i lavori di edificazione delle recinzioni con costi decisamente più bassi rispetto a quelli che, poi, documentavano nella domanda di contributi pubblici mediante false fatturazioni”.

I responsabili facevano dunque risultare grandi e costosi lavori di manutenzione, che invece realizzavano loro stessi.

Nel prosieguo delle indagini è “emerso il ruolo principale di trait d’union svolto da un agronomo, esperto del mondo agropastorale, che ha curato l’elaborazione, in funzione di progettista e direttore dei lavori, dei progetti connessi alla sovvenzione in parola mettendo in relazione le diverse aziende coinvolte, spesso localizzate a notevoli distanze. Tale ultima condizione, determinata in modo strumentale, era finalizzata a costituire un concreto ostacolo ad eventuali verifiche incrociate da parte dei funzionari di A.R.G.E.A., incaricati del collaudo finale degli investimenti”.

Segnalate complessivamente 174 persone, di cui 152 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nuoro, e 22 alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, tra titolari di aziende agricole beneficiarie dei contributi del P.S.R. Sardegna Misura 121 nonché altre aziende agricole formali esecutrici delle opere di recinzione in favore delle prime. Le accuse sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e correlati reati di natura fiscale per false fatturazioni.

Gli importi indebitamente percepiti dalle 51 aziende agricole coinvolte ammontano ad oltre 1 milione e 672mila euro: è stata dunque inoltrata la segnalazione di danno erariale alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Cagliari per 1 milione e 388mila euro e avanzata la proposta di sequestro preventivo, anche per equivalente, alle competenti Procure della Repubblica presso i Tribunali di Sassari e Nuoro.

(Unioneonline/D)

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