Ritrovamenti di sepolture nell’adiacente cimitero della Basilica, frammenti di ceramiche, monete, monili e oggetti di uso quotidiano: sono questi alcuni dei risultati degli ultimi scavi archeologici effettuati nella basilica di Sant'Antioco di Bisarcio nelle campagne di Ozieri.

«Il tutto è stato presentato nel museo civico archeologico "Alle Clarisse", alla presenza di più di cento persone. Non un tecnicismo, ma con un linguaggio comprensibile a tutti, alcuni dei coordinatori della ricerca hanno presentato i risultati e la mostra - ha dichiarato il direttore dello scavo, il professore ordinario di archeologia medievale all'Università di Sassari, Marco Milanese -. Un piccolo tassello di condivisione sociale dei risultati delle ricerche, anche in presenza - come sempre avvenuto - dei rappresentanti politici della cittadinanza. I dati tecnici e scientifici sono pubblicati nelle riviste scientifiche e si trovano lì a disposizione degli studiosi. In queste sedi di condivisione sul territorio i dati scientifici - necessari per i ricercatori - vengono "tradotti" e comunicati al pubblico con la necessaria e opportuna scioltezza e leggerezza, utile a catturare e a mantenere l'attenzione dell'uditorio».

«Gli scavi, condotti su terreni in parte del Comune ed in parte della Diocesi, hanno portato alla luce diversi reperti di varie epoche, segno di una comunità locale viva ed intraprendente, che già allora commerciava sia con la Penisola Iberica, il mondo ellenico e il Mediterraneo occidentale», ha dichiarato il sindaco di Ozieri, Marco Peralta.

 

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