Ordigno ritrovato a Porto Torres: ecco come verrà fatto brillare
Quattro le fasi dell’operazione coordinata dalla Prefettura per la messa in sicurezza del proiettile di cannone rinvenuto in campagna
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Rimozione dell’innesco con un estrattore meccanico a distanza, taglio della parte superiore dell’ordigno e detonazione, probabilmente sul posto, della parte tagliata ed eventuale trasporto in zona sicurezza del corpo della bomba per il brillamento.
Sono le quattro fasi dell’operazione coordinata dalla Prefettura per disinnescare l’ordigno bellico da cannone rinvenuto, in pessime condizioni di conservazione ma funzionante, nelle campagne che costeggiano la pineta di Platamona a Porto Torres.
Dopo l’intervento dei carabinieri della compagnia locale che hanno delimitato e messo in sicurezza l’area, saranno gli artificieri dell’esercito a rimuovere il residuato risalente alla seconda guerra mondiale, un proiettile perforante di circa 40 centimetri e del peso di due chili, scoperto da Antonello Falchi, un fotografo appassionato di uccelli e dei paesaggi che ieri mattina è stato attirato dallo strano dispositivo, poco distante da uno dei tanti fortini presenti nella zona.
Un campo appena arato dove l'aratro nella lavorazione ha scalzato la bomba rimasta sotto lo strato superficiale del terreno.
L’area circoscritta da un nastro bianco rosso, è sorvegliata notte e giorno dagli uomini della compagnia barracellare coordinati dal comandante Gavino Cuccu, in attesa della disattivazione. Il peso è concentrato nella spoletta, la parte superiore della munizione, rinvenuta ancora integra e presumibilmente attiva.