Un commento sulla mini processione per riportare il simulacro della Madonna delle Grazie dal Duomo di San Nicola al Santuario di San Pietro in Siki, a Sassari, ha acceso un fortissimo scontro politico che ha fatto venir fuori tutte le divisioni all'interno del centrosinistra cittadino.

La statua della "Salvatrice di Sassari" (invocata sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e nuovamente ora contro il coronavirus) è rientrata a San Pietro ieri, accompagnata dall'arcivescovo Gianfranco Saba e dal sindaco Nanni Campus.

"Non avendo un cane si portano la madonnina a pi***", così Lalla Careddu, ex consigliere comunale, ha commentato la traslazione del simulacro sul profilo Facebook di un suo contatto.

Il suo intento di criticare il primo cittadino non si può dire riuscito, perché ha scatenato un vero e proprio vespaio.

Accusata di blasfemia e di mancato rispetto per un simbolo della città, è stata attaccata anche dal candidato sindaco del centrosinistra alle scorse amministrative e leader dell'opposizione a Palazzo Ducale, Mariano Brianda.

"Espressioni sgraziate e triviali, sono vicino ai tanti che si sono sentiti oltraggiati", è il commento di Brianda.

Careddu non ci sta e risponde per le rime, dando vita a un ulteriore scontro: "Ho scritto un commento forse brutto ma non blasfemo, dicendo in buona sostanza che il sindaco usava la Madonna come un cagnolino che si porta a pi***", afferma, poi apre un vero e proprio regolamento di conti politico.

"Sacrifica il tatto nei miei confronti per fare un post popolare nel deserto della sua attività politica. Nessuno deve scusarsi per me né mi scuso io, perché non intendevo offendere la fede di nessuno. Il dibattito lo scatena una mia battuta e non la pochezza politica di chi si fa prendere a pesci in faccia quotidianamente, senza nulla fare".

(Unioneonline/L)
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