Oltre dieci chili di pesce posto sotto sequestro privo di etichette per stabilire la rintracciabilità e multa per 1500 euro al titolare di un ristorante a Castelsardo.

È questo il bilancio dell'attività di verifica sulla filiera della pesca portata avanti dai militari della Guardia costiera di Porto Torres che hanno riscontrato alcune violazioni sulla rintracciabilità e sullo stato di conservazione dei prodotti e hanno fatto scattare i relativi provvedimenti sanzionatori.

L'attività del comando della Capitaneria di porto ha interessato nello specifico alcuni ristoranti e pescherie della città e dell'hinterland rinvenendo nelle celle frigo del ristorante di Castelsardo diverse buste di plastica contenenti prodotto ittico di varie specie (polpo, salmone, pesce spada e murena) pronto per essere cucinato, privo di qualsiasi documentazione in grado di attestare la provenienza e l'avvenuto controllo sanitario.

Il prodotto sequestrato è stato distrutto in quanto, non essendovi alcuna garanzia circa la salubrità, la provenienza e il mantenimento della catena del freddo, avrebbe potuto rappresentare un potenziale pericolo per la salute.

"Si invitano tutti ad acquistare o consumare prodotti ittici di cui sia certificata la tracciabilità - avverte il comandante della capitaneria turritana, Paolo Bianca - per la quale sia comprensibile l'etichetta contenente le informazioni obbligatorie".
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