Costretti a file interminabili anche solo per un'informazione, gli automobilisti protestano contro il servizio della Motorizzazione per gli orari ridotti all'osso. Hanno problemi di scadenze, navigano a vista tra norme e interpretazioni, ma trovano chiusi gli uffici di via Caniga.

Aprono al pubblico soltanto due volte la settimana, il martedì e il giovedì, per sole tre ore, dalle 9 alle 12 con file senza fine, anche 200 persone davanti agli sportelli. Un calvario per le centinaia di persone che sono costrette a file lunghissime con attese medie di un'ora anche solo per chiedere cosa scrivere sulla causale di un bollettino.

Il telefono non è di aiuto perché da tre anni almeno il centralino automatico recita la stessa filastrocca: gli impiegati sono pochi e a volte non rispondono al centralino. Per il cittadino a digiuno di burocrazia passare dalla motorizzazione significa, quindi, un´immersione forzata tra leggi e regolamenti spesso assurdi che fanno perdere, oltre che tempo, denaro e pazienza.

In realtà gli impiegati alle 12 chiudono la porta, ma continuano a lavorare fino a esaurire la fila di chi è riuscito a prendere il ticket. La denuncia arriva da Giovanni Piras, segretario territoriale della Cgil Funzione pubblica di Sassari: "Questo si chiama interruzione di pubblico servizio, una situazione vergognosa, - protesta - non si possono tenere chiusi gli uffici e costringere la gente a fare la fila per ore il martedì e il giovedi con un piazzale pieno di persone esasperate che dovrebbe trovare aperto il servizio tutti i giorni".
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