La rievocazione storica attorno al Caposaldo militare, e la novità della statua della Pace, sono state le nuove attrazioni che hanno fatto della terza edizione di Monumenti Aperti a Stintino un vero successo, confermando ancora una volta l'importanza di valorizzare il patrimonio culturale e storico del territorio.

Nel corso della manifestazione, residenti e visitatori hanno avuto l'opportunità di scoprire angoli nascosti e monumenti di grande valore, spesso poco conosciuti al grande pubblico e non fruibili durante l’anno. L'evento ha visto la collaborazione attiva di numerose associazioni di volontari, alunni, genitori e insegnanti, che hanno accompagnato i visitatori attraverso visite guidate, approfondimenti e momenti di condivisione.

Il riscontro è stato molto positivo: è stato registrato un aumento delle visite rispetto alle edizioni precedenti e un forte coinvolgimento delle famiglie e degli alunni, che hanno approfittato dell'occasione per imparare e divertirsi insieme. Durante questa edizione sono stati aperti al pubblico 7 siti storici: il Caposaldo Stretto Stintino, anche quest’anno arricchito dall’allestimento a cura dell’associazione Nel Vivo della Storia, che ha registrato un totale di 151 visitatori, il Nuraghe di Unia ( facente parte del percorso Sentieri Nuragici) con 109 visitatori, il Mut - Museo della Tonnara con 180 visitatori, il Porto Museo delle Vele Latine con 164 visitatori, la Statua della Pace con 149 visitatori e la Casa della Confraternita con 123 visitatori. Inoltre, l’esperienza di trekking alla Torre Falcone curata dal Gruppo Speleo Ambientale Sassari ha coinvolto 56 partecipanti, offrendo un modo diverso di scoprire il territorio.

L’assessore alla Cultura Marta Diana ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti di questa terza edizione di Monumenti Aperti. È stato emozionante vedere così tanta partecipazione e interesse verso il nostro patrimonio culturale. Questo tipo di iniziative sono fondamentali per rafforzare il senso di comunità e per far conoscere le bellezze di Stintino a residenti e visitatori. Continueremo a investire nella cultura e nella promozione del territorio per far crescere questa tradizione. Ci tengo particolarmente a ringraziare la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Sassari e Nuoro, Il Laboratorio archeologia e territorio dell’Uniss, gli insegnati, i genitori, i cittadini volontari e tutte le Associazioni coinvolte nella formazione dei nostri ragazzi».

La partecipazione attiva e l'entusiasmo dimostrato testimoniano quanto sia importante continuare a promuovere iniziative come questa, che uniscono cultura, educazione e socialità.

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