Monteleone Rocca Doria, 114 abitanti, il Comune più piccolo della provincia di Sassari, ma soprattutto una splendida gemma medioevale incastonata in un dirupo roccioso circondato dal lago Temo. Un luogo di grande valore culturale e storico, in cui vissero anche Eleonora d'Arborea e suo marito Brancaleone Doria, ma che era ben conosciuto dai romani, soprattutto per le sue cave di tufo, funzionanti sino al 1980. Quelle cave davano lavoro a decine di famiglie di Rocca Doria. La loro chiusura è stato uno dei motivi dell'inesorabile declino di un borgo che però ancora oggi offre al visitatore l'impressione di essere entrato in una favola.

Da quel 1980 in tanti hanno abbandonato il paese, che soffre quindi, e in maniera maggiore, dello spopolamento a cui sono soggette tante amene località dell'interno dell'Isola. Ora Monteleone Rocca Doria cerca la rinascita. E lo fa in grande. L'opportunità è offerta dal ministero dei Beni Culturali che ha trasferito alle regioni un finanziamento per la rigenerazione e riqualificazione di questi luoghi (con meno di 300 unità abitative). In Sardegna disponibili ben 20 milioni di euro, che andranno interamente a un progetto pilota contro lo spopolamento, ma deve essere di alto valore storico, culturale, sociale e paesaggistico. L'Amministrazione comunale di Monteleone Rocca Doria, guidata dal neo sindaco Giovannina Fresi, ha consegnato alla Regione un progetto sulla riqualificazione del borgo, dal nome "Rocca dei Doria". L'idea è quella ridare vita al piccolo e importante centro dell'entroterra algherese. Saranno valorizzate la sua storia, natura e peculiarità, proiettandolo però nel futuro, con una serie di attività economiche di rilancio.

"Un progetto su cui punta tutto la nostra Amministrazione - spiega Fresi - A partire innanzitutto da storia e archeologia. È nostra intenzione riprendere gli scavi al castello e ricostruirlo in 3D. Digitalizzare la gestione museale, installare la fibra ottica. Sul piano turistico migliorare la sentieristica e la ricettività, col recupero di edifici abbandonati e istituendo l'albergo diffuso. Inoltre un'ippovia, mobilità sostenibile, elisuperficie e valorizzazione dei prodotti locali. Nelle cave di tufo è previsto un parco avventura. Sul lago Temo - continua - la presenza di battelli elettrici e la trasformazione della casa cantoniera del lago stesso in casa degli artisti. Nel campo sanitario la realizzazione di una residenza specialistica e la telemedicina. Tutto questo unito ad opere di riqualificazione urbanistica. Il progetto - conclude - è quindi affascinante e ambizioso. Una sfida che vogliamo vincere". Sono 41 i partner tra i quali spiccano l'Università di Sassari, la Fondazione di Sardegna e la diocesi Alghero-Bosa. 

Uno scorcio del paese (L'Unione Sarda - Tellini)
Uno scorcio del paese (L'Unione Sarda - Tellini)
Uno scorcio del paese (L'Unione Sarda - Tellini)
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