Per quasi due anni ha perseguitato la sua ex, arrivando anche a compiere attentati incendiari.

Ora, al termine di una lunga indagine condotta dai carabinieri di Porto Torres, il responsabile, Giuseppe Garofalo, è finito in cella.

Secondo quanto accertato dagli uomini dell'Arma, l'uomo, nonostante un divieto di avvicinarsi impostogli dall'autorità giudiziaria, dopo la fine della relazione ha continuato imperterrito nello stalking della ex compagna, causandole gravi problemi psicologici e costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita per evitare ogni tipo di contatto con il suo aguzzino.

Ma quest'ultimo è ben presto passato dalle parole ai fatti, dando alle fiamme non solo l'auto della donna, ma altre tre vetture, di proprietà dei famigliari di una conoscente della vittima, al corrente dei maltrattamenti.

Inquietanti avvertimenti nei confronti di una testimone giudicata scomoda.

L'inchiesta, però, ha fatto lo stesso il suo corso e l'uomo è stato infine fermato su richiesta del sostituto procuratore di Sassari Maria Paola Asara, incastrato anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza.

Nella vicenda è coinvolto anche un altro indagato, che avrebbe collaborato agli attentati incendiari, ma che al momento non è stato raggiunto da provvedimenti restrittivi.

(Redazione Online/l.f.)
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