Un imprenditore sassarese di 37 anni è da sabato sera agli arresti domiciliari con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale continuata ed estorsione ai danni di un 30enne di nazionalità straniera.

Secondo le accuse mosse dal procuratore Gianni Caria e dal sostituto Ermanno Cattaneo, che coordinano le indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura, l’uomo, molto conosciuto in città, è accusato di aver segregato la vittima per 13 ore nella sua casa di Sassari, di averlo privato del telefonino e costretto a rapporti sessuali sotto la minaccia di un coltello.

Il 30enne è però riuscito a fuggire, presentandosi dalla Polizia per sporgere denuncia, accompagnato da un parente che lo ha soccorso e protetto.

L’uomo accusa l’imprenditore anche di avergli estorto centinaia di euro ogni settimana, dietro minaccia di fargli togliere il permesso di soggiorno grazie a “conoscenze” in Questura.

Da quanto si apprende i due si erano conosciuti a dicembre, quando l’imprenditore lo aveva contattato per delle sedute di massaggi. Presto però, a detta del 30, erano cominciate le angherie, degenerate nei giorni scorsi in sequestro e violenze sessuali.

(Unioneonline/l.f.)

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