Trentatré persone soccorse in mare, di cui due decedute, 373 controlli e 72 sanzioni (60mila euro) per violazioni varie tra ordinanze in tema di sicurezza balneare, stabilimenti balneari e pesca, e ancora 10 imbarcazioni soccorse e 8 notifiche di reato all’autorità giudiziaria. Sono solo alcuni numeri di un bilancio della operazione complessa “Mare Sicuro 2021”, svoltasi dal 19 giugno al 19 settembre, che ha visto la Guardia Costiera di Porto Torres impegnata nell’attività di vigilanza in mare e lungo la fascia costiera, che nel compartimento marittimo del Golfo dell’Asinara si estende per 384 chilometri complessivi.

L’allentamento delle restrizioni legate all’emergenza pandemica ha determinato un incremento dei controlli e quindi delle sanzioni comminate dalla Capitaneria turritana che ha schierato 45 militari e 8 unità navali, di cui tre d’altura e 5 mezzi terrestri. Particolare attenzione è stata posta alla vigilanza ambientale nelle acque delle due aree marine protette dell’Asinara e di Capo Caccia, dove sono state rilevate condotte illecite sia di carattere amministrativo (10) che penale (3). Sono 107, invece, i bollini blu rilasciati, all’esito positivo della verifica, dai militari durante i controlli finalizzati a snellire gli accertamenti sui natanti ed imbarcazioni.

“La conclusione di Mare Sicuro 2021 – ha detto il comandante della Capitaneria, Gabriele Peschiulli - non comporta, ovviamente, il venir meno dell’istituzionale dispositivo di salvaguardia della vita umana in mare che la Guardia Costiera continua ad assicurare quotidianamente 24 ore su 24.” Il capitano di fregata Peschiulli ha sottolineato l’importanza della presenza del presidio medico organizzato dal Cisom a Cala d’Oliva auspicando che nel 2022 venga attivato dai primi giorni di giugno.

“Con la loro attività di pronto soccorso svolta da personale di comprovata professionalità – ha aggiunto – ci permettono di intervenire per urgenti trasferimenti di pazienti dall’Asinara solo in casi di effettiva necessità”. 

© Riproduzione riservata