Assolta perché il fatto non sussiste. Questa la sentenza, oggi in tribunale a Sassari, a favore di una maestra di Bonorva, accusata di maltrattamenti contro sei alunni della scuola d'infanzia in cui la 65enne, in pensione da qualche tempo, ha insegnato. Fatti che, secondo l'imputazione, sarebbero avvenuti in classe nel 2014, coi bambini destinatari di presunti schiaffi, trascinamenti per le orecchie, lanci di bottigliette di plastica, insulti.

Accuse pesanti che hanno portato in discussione il pubblico ministero Cristiano Idini a chiedere un anno e otto mesi di reclusione.

Gianmarco Mura, avvocato dell'imputata, ha però evidenziato come i ricordi dei piccoli fossero memorie condivise, non dirette, e che non erano attendibili.

Alla fine la giudice Silvia Masala si è pronunciata per l'innocenza della donna «restituendole - come ha commentato il legale – la dignità».

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