Una vecchia boa abbandonata nella spiaggia di Trabuccato, arrugginita e con evidenti segni del tempo. Si trova da oltre trent'anni adagiata sulla sabbia in uno degli arenili dell'isola dell'Asinara, ma non rappresenta un'attrazione.

Franco Massidda, ex reggente del faro di Punta Scorno nell'isola, ex dipendente della Marina Militare, aveva segnalato la presenza della boa all'Ente Parco per chiederne la rimozione.

"Si tratta di un pezzo vecchio risalente agli anni '80 appartenente ad una nave cisterna chiamata Isonzo che trasportava l'acqua nelle isole, a Cala D'Oliva, a Trabuccato e a Cala Reale facendo tappa anche a Stintino - racconta Massidda - ma proprio a Trabuccato l'imbarcazione per attraccarsi, dopo aver mollato di prua, si ormeggiava di poppa utilizzando questa boa".

A Cala d'Oliva c'è un'altra "reliquia" conservata in fondo al mare a circa sette metri di profondità, una piccola ancoressa del peso di 3mila chili nello specchio acqueo, di fronte al piccolo borgo. "Più volte abbiamo fatto appello perché questi pezzi di 'arredo antico' che deturpano le spiagge e il mare cristallino dell'Asinara vengano rimossi e recuperati", lamentano alcuni ex residenti dell'isola.
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