Ammonta a oltre un milione di euro il bottino frutto dell’assalto al portavalori andato in scena due giorni fa sulla 131 vicino allo svincolo per Giave.

I banditi erano almeno sei, indossavano tute mimetiche, avevano il volto nascosto da un passamontagna ed erano armati di mitra. Hanno sparato contro il blindato ferendo anche tre persone: due vigilantes e una donna.

I soldi che trasportava il furgone della Vigilpol erano quelli in parte destinati al pagamento delle pensioni dell’ufficio postale di Nuoro.

Sono questi gli elementi raccolti finora mentre prosegue la caccia all’uomo per individuare i malviventi.

Il piano era stato organizzato nei dettagli, chi è entrato in azione – pensano gli inquirenti – non ha improvvisato nulla.

La banda ha rallentato la corsa del furgone spargendo dei chiodi sull’asfalto, dando alle fiamme due macchine, poi ha ordinato alle guardie di «non fare gli eroi», e si è concentrata sul denaro.

Lo “spumablock”, il dispositivo che serve a macchiare indelebilmente le banconote, è entrato regolarmente in funzione ma la schiuma non ha avuto il tempo di solidificarsi, perché i banditi sono stati rapidissimi anche se non sono riusciti a svuotare del tutto la cassaforte.

Hanno sparato per coprirsi la fuga e hanno ferito i due vigilantes e una 30enne di Ozieri che si trovava sulla strada diretta al lavoro.

L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Sassari, i carabinieri proseguono le indagini.

(Unioneonline)

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